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Miang 0999 (Elly)

 

Da Elehayym a Myyah: l’ultimo risveglio

Elehaym, che ha continuato come Antitipo a proteggere il Contatto, nel momento della resurrezione di Deus si risveglia nella condizione di “Ultima Miang”. Il protocollo centrale Persona separatosi fisicamente che sarebbe tornato allo Zohar non doveva essere il Complemento, bensì il Soggetto.

Nelle informazioni degli introni di Elly è disegnato l’Ouroboros. Quando questa forma ad anello è chiusa, Elly è senziente, e quando si spezza Miang si risveglia. L’Ouroboros simboleggia il processo di emersione dell’Io, e il suo stato è in pratica sinonimo del termine “Grande Madre”. Miang, come Grande Madre, inibisce la formazione dell’Io negli umani. Le persone in cui è stata formata l’autocoscienza, o Io, cominciano a muoversi secondo la loro volontà. E per l’obiettivo di Miang, indirizzare gli umani verso la loro maturazione fisica, questo non è che un ostacolo. Per cui, diventando Grande Madre, Miang può sterminare una civiltà che si è spinta troppo avanti, ovvero che ha prodotto uomini con una forte autocoscienza.

Finché la resurrezione di Deus non giunge al termine l’Antitipo Elly, in quanto madre, si assicura della formazione dell’Io del Contatto. Quando Deus avrebbe terminato la sua resurrezione, era necessario che il Contatto fosse in grado di giudicare con la propria testa cosa avrebbe dovuto fare e di agire da sé. Per Miang, al contrario, il Contatto è colui che distruggerà Deus. Per questo non deve lasciare che il sviluppi una sua volontà. Il Contatto è un pezzo indispensabile per Deus, ma come Distruttore di Dio non è necessario. E così Miang, diventata Grande Madre, ha manipolato e controllato la coscienza del Contatto.

 

E poi, quando tutto è diventato uno,

anche Elehaym ha potuto finalmente far crescere se stessa.

 

L’Ouroboros

L’Ouroboros ha la forma di un serpente che si divora la coda. In psicologia, questa figura che si nutre con se stessa indica uno stato precedente all’emersione dell’Io, privo di conflitti e unitario nella sua assenza di autocoscienza. È uno stato dell’età infantile, in cui non si è ancora in grado di giudicare da sé e non si pongono in conflitto le differenze tra la realtà dei fatti e la propria coscienza. Quando poi l’Io emerge, nasce la necessità di spezzare il cerchio per liberarsi dell’incoscienza. Così nasce il mondo dell’individuo. Una volta formatasi la capacità di giudizio, sorgono anche i primi conflitti con i fatti che trascendono questa capacità.

La parola “Grande Madre” simboleggia una madre che intralcia il bambino nell’atto di spezzare il cerchio e sviluppare il proprio Io.

 

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