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[SCRITTA IN ALTO A SINISTRA]

Specie naturali

Il complesso degli esseri viventi che abitavano il pianeta da prima della nascita del genere umano e che sono arrivati al presente conservando le caratteristiche della specie. Come risultato del processo evolutivo durato ere sono apparsi vari ibridi e varianti, ma tutti comunque ascrivibili a specie derivate dalla selezione naturale. Le specie di mostri naturali, pur presentando un aspetto simile a quello della flora e della fauna generali, hanno la caratteristica d’includere numerosi esemplari d’indole feroce.

 

[SCRITTA IN ALTO A DESTRA]

Specie alterate

Esseri viventi nati come risultato della deformazione del processo evolutivo a opera di una manipolazione genetica artificiale. Il prezzo dell’essere contro natura si ripercuote pesantemente sul corpo e sulla mente, e sono molte le specie dalla vita breve. Ciò nonostante, tale è la differenza di abilità individuale che in rari casi si è osservata l’estinzione delle specie naturali causata proprio dai mostri modificati.

 

[SCRITTA SOPRA LA FRECCIA ROSA CARNE]

Specie alterate

 

[STRISCE VERTICALI, DALL’ALTO VERSO IL BASSO]

 

[AZZURRO]

Oceano

 

[MARRONE]

Deserto

 

[VERDE]

Foresta / Prateria

 

[GRIGIO]

Ambienti speciali

 

[SCRITTE ROSSE NEL RIQUADRO BLU, DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DA SINISTRA A DESTRA]

 

DeathScythe (superficie)

DeathScythe (fondale)

 

[SCRITTE ROSSE NEL RIQUADRO ARANCIONE, DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DA SINISTRA A DESTRA]

 

Ahriman

Wels

 

[SCRITTE ROSSE NEL RIQUADRO VERDE, DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DA SINISTRA A DESTRA]

 

Lil’ Kobold

Elfo Silvano

Elfo Silvano (tipo 2)

 

Forbidden (tipo 2)

 

Neo Gimmick

Golem

Neo Tears

 

Sphar

 

[SCRITTE ROSSE NEL RIQUADRO GRIGIO, DALL’ALTO VERSO IL BASSO E DA SINISTRA A DESTRA]

 

Death Eater

Medusoid

 

Abandon

Carrier F1

Forbidden

 

Gimmick

Carrier

Shelbelle F1

Tears

 

Shelbelle

Dorothy

Phobia

Rotten Sod

 

Wels

Orphan

Wels gigante

Bloody

Bloody Bros

Redrum

 

[TESTO A DESTRA DELLO SCHEMA, IN ALTO]

Una terra sterile e del tutto arida

Il territorio che circonda il regno di Aveh sul continente di Ignis è una landa deserta su cui i raggi incandescenti del sole battono senza pietà. Le temperature massime durante il giorno superano leggermente i 50° C, e la temperatura al suolo raggiunge addirittura i 70° C. Le precipitazioni annue sono esigue e le già scarse oasi compaiono e scompaiono a seconda del clima. È l’ambiente dalle condizioni più dure, quello in cui si scatenano violente competizioni per il possesso delle rare scorte d’acqua e in cui solo a chi esce vittorioso da una inesorabile lotta per la sopravvivenza è concessa la continuazione della specie. Come se non bastasse, di recente la desertificazione è improvvisamente iniziata anche in altre zone. In particolare, dato che la zona disabitata di Aqvi ha assunto un clima vicino a quello desertico, anche questo tipo di habitat è ora incluso nella classificazione di deserto.

Per quanto riguarda i mostri che popolano il deserto, si osservano numerosi casi di trasformazioni fisiche di vario genere fatte per adattarsi all’ambiente, come specie ricoperte di derma o scaglie molto dure per resistere al calore estremo o altre dotate di lunghi e appuntiti rostri con cui succhiano i fluidi corporei delle prede in sostituzione dell’acqua.

 

[TESTO A DESTRA DELLO SCHEMA, IN BASSO]

I nidi dei mostri

Gli ambienti particolari classificati in questa categoria includono tutti quelli che non è possibile far rientrare in oceano, deserto (incluse le terre incolte come Aqvi), foresta e prateria. Si tratta principalmente di ambienti costruiti artificialmente dall’uomo: acquedotti, siti di scavi, città e molto altro, che essendo delle zone abitabili nelle varie regioni del mondo ospitano anche un’ampia varietà di specie ed ecosistemi di mostri.

Particolarmente interessante è il fatto che anche in luoghi con pochi o nulli collegamenti col mondo esterno si siano formati microcosmi di mostri e animali, al notevole livello di veri e propri ecosistemi di predatori e prede. Anche considerando che siano stati oggetto delle manipolazioni genetiche e che la loro adattabilità sia stata aumentata, c’è da sorprendersi. Purtroppo le ricerche in questa branca presentano ancora molti punti oscuri per via della pericolosità insita nelle indagini sui mostri che vivono in questi ambienti. Si spera nella costituzione di un gruppo di ricercatori su più larga scala.

 

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